Lockdown, lavoro, depressione e senso di colpa. Come affrontarli?

Gli attuali approcci psicodinamici alla depressione individuano tra le cause per il 60% fattori ambientali.

Una persona la cui autostima è correlata soprattutto al conseguimento di risultati e successi lavorativi ha una maggiore probabilità di andare incontro a un episodio depressivo in risposta alla percezione di un rapido cambiamento nella sfera lavorativa dovuto ad esempio al nuovo lockdown. La stessa cosa può accadere a chi perde il lavoro o deve sospenderlo per un tempo non definibile.

Situazioni in cui spesso iniziano tendenze all’autosvalutazione: “È colpa mia”.

La nostra mente assume la colpa (o la indirizza verso l’esterno “è colpa di…”) per cercare di capire e per provare a determinare un cambiamento. Se è colpa mia ma riesco a cambiare qualcosa di me, allora cambierà anche la situazione.

Il senso di colpa è fondamentale per tornare ad avere controllo, quando il mondo intorno esce dal nostro controllo. Spesso non lo sappiamo e non riusciamo a cogliere la portata di aiuto di questo importante sentimento.

Altrettanto fondamentale è poter chiedere aiuto ed essere compresi. Sentirsi capiti. Per questo un primo miglioramento avviene già se abbiamo qualcuno che affronta insieme a noi un momento difficile. Meglio ancora se un/a professionista della salute mentale (uno psicologo/a) formato/a per trovare più di una via per riprenderci la nostra vita e rimmetterla nel circolo delle possibilità.

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