Esiste una dimensione neurologica studiata in letteratura che evidenzia la perdita dell’olfatto come uno dei sintomi di Covid-19 che si può manifestare anche in assenza di altri sintomi. L’improvvisa perdita dell’olfatto è un fattore predittore della possibilità di avere contratto il virus.
In questo periodo sul web sono nati molti siti in cui è possibile fare i test home made, delle prove fai da te con prodotti acquistati al supermercato. Oltre a sconsigliare tale approccio, non si tratta di test diagnostici perchè per quelli occorre consultare il proprio medico, occorre precisare che il fenomeno dell’anosmia rischia di mettere molta paura perchè prima della pandemia era normalmente poco considerato, poco diffuso (5 % della popolazione) e con poca diagnostica di riferimento nei normali esami di controllo.
Come spesso accade quando non conosciamo qualcosa, per difenderci proviamo paura, come emozione primaria fondamentale per la nostra sopravvivenza: se non la provassimo non riusciremmo a metterci in salvo dai rischi. Quindi ben venga percepire paura, perché ciò ci attiva anche rispetto all’anosmia.
Esiste, infine, un sito consigliato dal Ministero della Salute italiano che propone un questionario in forma anonima disponibile in diverse lingue, tra cui l’italiano, sul sito Global Consortium for Chemosensory Research per raccolgliere dati e con un test di controllo su olfatto e gusto.
I dati raccolti in tutto il mondo saranno poi utilizzati dagli esperti per un’analisi approfondita e infine resi pubblici.