Coping: come fronteggiare un evento avverso e riprendere il controllo.

Possiamo definire un evento come stressante quando abbiamo la sensazione di avere, a disposizione, meno risorse di quelle che sarebbero necessarie per farvi fronte, per fronteggiarlo e superarlo.

Ognuno di noi ha una visione propria di cosa è stressante e delle risorse necessarie disponibili o meno. Quello che per alcune persone è un facile tema da risolvere, in una non complessa situazione in cui districarsi, per altri potrebbe essere uno scenario che paralizza a causa di una visione in cui gli ostacoli sembrano insormontabili. Abbiamo finito le risorse…

Durante questo periodo di pandemia, tutti noi abbiamo fatto pensieri che si sono confrontati con la dismissione di alcune abitudini non più applicabili. Altri di noi si sono ritrovati con pensieri nuovi e dolorosi a causa di malattie e lutti da dovere lentamente elaborare.

Nella letteratura psicologica due autori di Berkeley, Richard Lazarus e Susan Folkman, hanno definito il coping (il fronteggiamento) come l’insieme degli sforzi cognitivi e comportamentali messi in atto da una persona per gestire esigenze che sembrano andare aldilà delle risorse disponibili.

I due autori identificano tre tipi di strategie: il coping centrato sul problema, che tende a ridurre le richieste della situazione o ad aumentare le risorse necessarie, il coping centrato sull’emozione che comprende i tentativi di regolare la tensione emotiva e il coping centrato sul sostegno sociale, che consiste nell’ottenere l’aiuto degli altri.

Sono strategie fondamementali dal cui approfondimento nasce la possibilità di superare gli eventi avversi e superare quella sensazione di impotenza che rischia altrimenti di diventare una antipatica compagnia che riduce il piacere della vita.

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